Franco Beltrametti (1937–1995), considerato tra i maggiori autori svizzeri della Beat Generation, ha studiato architettura al Politecnico di Zurigo, dove ha scoperto la sua passione per l’arte e la letteratura. Intraprende poi una serie di viaggi tra l'Europa, il Giappone e l'America nel corso dei quali insegna architectural design alla Kyoto University e al Cal Poly di San Luis Obispo in California. A partire dal 1971 si stabilisce a Riva San Vitale e si dedica alla poesia e all’arte abbandonando completamente la professione d'architetto. Nel corso della sua vita Franco Beltrametti ha seguito il suo istinto nomade in una policroma esperienza esistenziale. La sua opera di stampo beat passa attraverso l’influenza degli haiku, dando luogo ad una leggerezza tesa tra spirito e creatività.
Franco Beltrametti ha collaborato a riviste poetiche internazionali come Tam-Tam, Montagna Rossa, Paria, Cervo Volante e Coyote's Journal, ha preso parte a festival letterari d’avanguardia e, oltre all’arte performativa, ha partecipato attivamente ai circuiti di arte postale. Le sue raccolte di poesia e di narrativa includono Un altro terremoto (1971), The Thoughts of Captain Alexis (1987), Tutto questo (1991) e Choses qui voyagent (1995), con diverse traduzioni.